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12 settembre 2010

Sabato 18 sett. ad Agnadello con La Buona Novella


La Buona Novella di F. De Andrè interpretata da Gio Bressanelli & Band.
Sabato 18 settembre 2010 ore 21.00
Teatro S. Giovanni Bosco Agnadello CR

Dopo il successo ottenuto nella rassegna musicale di luglio, in cui il cantautore cremasco ha presentato il suo ultimo cd “ Il pane del giorno prima” edito da IL CANTO DEL CUCU’, torna ad Agnadello, Gio Bressanelli con la sua Band.
...Il concerto, nel quale sarà riproposta per intero La Buona Novella di F. De Andrè, è organizzato dalla pro loco, in collaborazione con l’oratoro S.Giovanni Bosco si terrà sabato 18 settembre presso il Teatro dell’oratorio S.Giovanni Bosco in via Gemona ad Agnadello (CR) alle ore 21.00, con ingresso libero.
“L’ho battezzato lo spettacolo della “RESTITUZIONE”.
Si è abituati a prendere, a ricevere, a rubare, a farsi proprie le cose degli altri …
Restituire quanto riceviamo è sempre impresa un po’ difficile.
E’ bello, è speciale, è importante restituire i sentimenti, le emozioni, il senso di giustizia, la libertà, l’amore, la fantasia, l’interesse per gli altri, il gusto di “farsi carico” che è dentro la musica di Fabrizio De Andrè … “( da www.giobressanelli.it)

Sul palco ad accompagnare Gio ci saranno : Paolo Simonetti-batteria, Edo Stabilini- chitarra, Ceci Bressanelli-cori e testi, Michele Bianchessi-contrabbasso, Matteo Livraga-violino e Irene Bressanelli-cori sax e flauto.

La buona novella è un album eccezionale, uno dei maggiori esempi di sodalizio tra musica e parola della produzione di Fabrizio De Andrè.
E’ un’opera colta, ricercata in ogni suo aspetto, in cui l’autore canta e recita facendo in modo che ogni suo fonema suoni nel modo più adatto: affinché la parola diventi seducente nel registro poetico e cruda, tagliente, nelle descrizione di un’umanità decadente e crudele.
Dal punto di vista musicale è indubbia la qualità delle atmosfere e dei temi, si tratta di un corpo duttile e funzionale, di una musica protagonista quando è necessario e di un lussuoso decoro quando è maggiormente importante il canto.
La buona novella fu pubblicata nel 1970 e De Andrè avvalse del contributo di Gian Piero Riverberi per la direzione d’orchestra e del gruppo dei Quelli, futura Premiata Forneria Marconi, per il corpo musicale.
Si tratta di un album “concettuale,il secondo dopo Tutti morimmo a stento,in cui i brani ruotano intorno ad un unico tema: chiunque possiede il disco è avvertito dalle note di copertina che l’autore attinge il soggetto dai vangeli apocrifi, cioè da quegli scritti evangelici non ritenuti veritieri dalla chiesa cattolica e dunque mai ufficializzati dal Vaticano: La buona novella diventa perciò una sorta di “vangelo secondo De Andrè.
E’ così che la narrazione si avvale di episodi e di personaggi talvolta sconosciuti – come per esempio Tito e Dimaco, i due ladroni che muoiono in croce con Gesù – ma che ritagliano situazioni più umane che religiose, più fantastiche che realiste.
Alla luce delle diverse recensioni il valore maggiore de La buona novella sembra risiedere nella figura di un Cristo estremamente umano, fuori luogo nel ruolo di Dio , un personaggio rivoluzionario come nessuno prima e dopo di lui: un ribelle che scosse uno status quo millenario, imprimendo negli animi delle genti il germe di un rinnovamento culturale che ancora oggi avvertiamo fremere.
Tratto da Laudate Hominem di Riccardo Succi

1 commento:

Vincenzo Romano ha detto...

Ciao a tutti,
segnalo che la premiata Forneria Marconi farà tappa anche a rimini nel 2011 e precisamente al 105 Stadium della città romagnola.