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28 febbraio 2009

Da La Cronaca di Cremona e Crema

S.Domenico stregato dalla musica di De Andrè

Bressanelli, Fabbri e gli Aram Quartet per il tributo al cantautore.


Quando si apre il sipario sull’attesissimo concerto “Lascia che il vento ti passi un po’ addosso”, serata organizzata dalla Fondazione Villa Obizza per raccogliere fondi per il restauro del monumento, che vedrà sul palco la band di Gio Bressanelli con ospiti d’eccezione Lucio Fabbri e gli Aram quartet, vincitori della prima edizione di X-Factor, c’è una tensione palpabile in sala. L’avvio del concerto è in ritardo di mezz’ora. Un malore, che era sembrato molto grave, ha colpito uno spettatore in sala. Le luci dell’ambulanza proiettate dalla porta aperta al posto di quelle sul palco. Elisa Foglia, la direttrice della Fondazione, è terrea. Gio Bressanelli è evidentemente agitato. Le prime note di “Crueza de ma” fendono l’aria tesa. Ci vogliono alcuni pezzi perché la band si sciolga, complici anche piccoli problemi tecnici alle casse spia. Ma poi il concerto piano prende quota. Arrivano notizie sul malore, non è fortunatamente grave. La versione ska di “Un giudice” stupisce. Bressanelli infila anche un pezzo suo, suonato da solo con la chitarra. Parla del padre ed è davvero emozionante, anticipa la prossima uscita del disco. Poi arriva Lucio Fabbri. Una sferzata immediata. Attacca il jack del violino e parte con la tarantella indiavolata in dialetto sardo “Zirichiltaggia”. Il pubblico si scioglie e batte le mani a ritmo. Bressanelli saltella per il palco. Il violinista cremasco ha l’aria di divertirsi molto. L’intesa con il resto della band è perfetta, non sembra frutto di un solo pomeriggio di prove. Soprattutto quella con la flautista Ele Bonizzoni, che in “Volta la carta” mostra le potenzialità della giovane talentuosa musicista. La sorpresa della serata è la presenza degli Aram quartet. Il quartetto salentino prima emoziona con una versione di “La ballata dell’amore perduto” fatta solo col sostegno di una chitarra acustica suonata da Fabbri e poi si unisce al gruppo allargato per un finale da applausi con “Il pescatore” cantata in coro da tutto il teatro, stracolmo oltre ogni limite. Alla fine tutti in fila per i saluti. Da Edo Stabilini, che suona la chitarra senza plettro e con tocco delicato e preciso, alla macchina ritmica formata da Renzo Crispiatico e Paolo Simonetti alle tastiere di Luca Bresciani senza dimenticare Cecilia “Luvi” Bressanelli. La band che da anni accompagna Gio nella sua bella esperienza.

Emanuele Mandelli

nella foto Lucio Fabbri e Gio Bressanelli

foto www.cremaonline.it

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Finisce sempre così. Non sarò mai un giornalista vero. Inizio a seguire le vicende che mi competono. Poi mi appassiono e spessissimo nascono amicizie e rapporti umani vari che fanno di me più un curioso con il morbo (della musica in questo caso) che un giornalista. Vedere il gruppo di Gio Bressanelli prendere piano il ritmo nel difficile converto per villa Obizza è stata un emozione. Tra malori tra il pubblico, problemi tecnici, patemi vari… Posso solo immaginare come sia stata l’esperienza. Dal pubblico per me è stata bella. Banale lo so… ma vero. Dopo avervi seguiti per tutta la stagione, partendo come detto da giornalista e finendo “invischiato” in qualche modo tra iniziative ed associazioni, mi fa piacere stavolta intervenire in prima persona sul vostro blog. Per quello che può varale: bravi… Adesso attendo il disco. La recensione sarà spietata!

Emanuele Mandelli

Anonimo ha detto...

Che dire? Bisognava essere lì, quella sera, per capire e sentire il trasporto della musica di De Andrè, mirabilmente interpretato da Giovanni e dai suoi.
Credo che lui potrebbe essere uno dei personaggi delle canzoni del Faber.
Con gli occhi innocenti e la passione nel cuore.
La sua canzone poi vorrei che fosse un poco anche per Villa Obizza.La nostra terra va difesa con lo scudo del Re!

"Quelli che sognano di notte si destano al mattino per scoprire la vanità dei loro sogni. Ma i sognatori del giorno sono uomini pericolosi, capaci di recitare ad occhi aperti il loro sogno fino a renderlo possibile" T.E.Lawrence.

BRAVI!

E.F.

ilgio ha detto...

... questi sono i miei posti
e li difenderò, con la spada sguainata e lo scudo di un re,
questi sono i mie posti
e mi innamorerò,
di una medaglia di grano
del sole del tuo cortile
della tua faccia di fieno in aprile
della tua faccia di fame e di fame...
Buona sorte
gio bressanelli


Ps
Gian ( il nostro amico che sfortunatamente si è sentito male al concerto)ora sta bene e si riprenderà in fretta.

Anonimo ha detto...

emozione, paura, ansia, divertimento, arte, passione, creatività, gioia..tutto questo in una sola serata, una serata magica in un teatro incantevole, una serata che, a mio avviso, ha toccato il suo apice durante la canzone scritta e cantata dal gio..buona sorte è ciò che auguro con tutto il cuore al mio caro amico e alla sua band!complimenti sinceri a tutti..ora capisco perchè Fabbri di soprannome fa "violino"..Nilo

neurino ha detto...

Si, bravi bravi ma io voglio vedere un po' di foto!
Su su dai cacciatele fuori che devo farci un album per il blog ^_^

Chi ha il numero del fotografo che c'era in teatro?

Anonimo ha detto...

Grande Giò!
Se stato bravissimo quest'estate a Pianengo e fantastico l'altra sera al San Domenico.
Le collaborazioni hanno sicuramente impreziosito un concerto già bello di suo... Almeno quella di Fabbri... Quella degli Aram Quartet... Che dire... Bravi... Ma molto lontani dai miei posti e dalla mia gente. Naturalmente è un mio parere personale.
Momento più bello del concerto?! Vedere la faccia emozionata di Bressanelli mentre suonava con Lucio "Violino" Fabbri! :)

Anonimo ha detto...

per le foto potete contattare Marinoni

www.fotomarinoni.com

Saluti a tutta la band

E.F.

neurino ha detto...

Grazie Elisa :)

Anonimo ha detto...

www.villaobizza.it

e speriamo nella buona sorte!

Anonimo ha detto...

Bella Gio,
Sono contento che un estratto di un tuo brano sia finito sul sito della Villa Obizza.

Ma il pezzo è forse un pò leghista ?

Tu non lo sembri affatto.

Ma il cd quando esce ?

Albe da Soncino

neurino ha detto...

Gio leghista?
AHAHAHAHAH

Tornando seri... il cd ha avuto un contrattempo che farà slittare di un po' l'uscita.

ilgio ha detto...

Caro Albe da Soncino, penso che la difesa del territorio, l'amore per le proprie radici, il rispetto del passato, il gusto del pane del giorno prima, la differenza della propria lingua ( o dialetto)non possano essere ad uso e titolarità di una parte piuttosto che di un altra, ma il patrimonio comune di un popolo, che questi valori li ha difesi da attacchi ben più gravi in epoche ben più difficili.
Per il Cd ti ha già risposto Neurino.
un abbraccio