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25 dicembre 2007

Smisurata preghiera per chi viaggia in direzione ostinata e contraria



Un bellissimo testo di Fabrizio De Andrè ( da Anime salve)ispirato da uno scritto del poeta colombiano 'Alvaro Mutis, per augurare a tutti un sereno Natale e un 2008 speciale.



"Smisurata preghiera"

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole celebrative del nulla
lungo un facile vento di sazietà di impunità.
Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario di ambizioni meschine
di millenarie paure di inesauribili astuzie.
Coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie
la maggioranza sta come una malattia
come una sfortuna come un'anestesia come un'abitudine.
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici
e di figli con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità.
Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista come un'anomalia come una distrazione come un dovere.

19 dicembre 2007

Con Giovanna Marini


"E' un perforare con voce acuta, uniformemente sulle ottave alte, il cervello, un trapanare le orecchie, un attaccare le convenzioni conosciute del cantare. Ma questa è Giovanna Marini da almeno vent'anni. Non la paciosa immagine quasi folk che usciva dai solchi del "Fischio" (Grande opera al cospetto del cielo!). La Marini è dissonante, è stridente, è offensiva e provocatoria.E' un urlo a volte sgraziato e scomposto, ma sempre dall'altra parte del potere. Può piacere o non piacere, ma questa è la sua strada."
Per chi come me, cerca di raccontare storie, momenti, passioni, speranze, e che come forma di espressione ha scelto la canzone, l'incontro con Giovanna rappresenta sicuramente un bel pugno in faccia.
Uno schiaffo che ti ridesta dalle consuetudini, che ti interroga sul significato delle cose che stai facendo, che ti obbliga a confrontarti con le tue radici culturali e musicali.
Grazie Giovanna, e grazie per aver accettato la sfida di esibirti con me interpretando un brano nel mio dialetto, che come dici tu è quasi privo di consonanti e di quelle bellissime "erre" che carratterizzano il tuo modo di parlare e di cantare.
foto by Angelo Peja