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21 marzo 2010

Nuove date per IL PANE DEL GIORNO PRIMA LIVE


Continua il mini tour di presentazione de " Il pane del giorno prima "

Venerdì 26 marzo ore 21.00
Circolo Arci di S.Maria
via Mulini Crema

Domenica 28 marzo ore 21.00
Sala oratorio dei Sabbioni
via Cappuccini Crema

Venerdì 9 aprile ore 21.30
Ritmia IN CONCERTO CON DENIS GUERINI E FAUSTO ROSSI
Pianengo

Sabato 10 aprile ore 21.00
Oratorio di S.Bernardino
via XI febbraio Crema

Venerdì 16 Aprile ore 21.00
Sala della cultura del comune
di Bagnolo Cremasco

Sabato 17 Aprile ore 21.00
Haiutiamoli CONCERTONE CON AUTORI VARI
Cineteatro
di Bagnolo Cremasco

Domenica 18 Aprile ore 21.00
Sala della biblioteca
Comune di Moscazzano

Domenica 25 Aprile ore 15.30
Sala polivalente
Oratorio di Chieve

Venerdì 7 Maggio ore 21.00
Sala A.Paravisi della Cassa Rurale Alto Cremasco
Capralba

Sabato 15 Maggio ore 21.00
Sala polivalente oratorio
comune di Ricengo

Sabato 12 Giugno ore 21.15 "CONCERTO CON TRIBUTO A DE ANDRE'"
per l'associazione LILLIPUT
Piazza del comune di Trescore Cremasco

Nella foto di Emanuele Mandelli
Irene-sax
Matteo-violino
Edo-chitarra
Misha-contrabbasso
Paolo-batteria
Gio-chitarra e voce

18 marzo 2010

Su GIST a firma di Matilde De Poli


Il maestoso castello di Soncino, specialmente se illuminato ad arte la sera, sa farci assaporare un'atmosfera millenaria ancora intatta in questa parte di campagna cremonese. Un luogo talmente suggestivo da essere stato conteso per secoli dai principali Comuni Lombardi e Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano, volle persino farlo ristrutturare da quel Bartolomeo Gadio già architetto del Castello Sforzesco. Questa rocca, carica di storia, lo scorso 14 marzo è stata scelta come tacita scena da un artista che si è fatto portavoce delle più genuine tradizioni di Crema e dintorni. Gio Bressanelli, musicista che opera per l'Associazione Culturale e Musicale cremasca ‘'Il canto del cucù'' presenta, tramite il suo primo disco inedito da cantautore, ‘'Il pane del giorno prima'', tutto ciò che c'è di buono nella cultura popolare di queste zone. Cultura significa pensiero e riflessione tramandateci dalle antiche generazioni, poesia dialettale nuda, diretta, esplicita ma realista, mai superflua, che porta alla luce emozioni di un tempo che fu ma che vuole continuare ad essere anche il nostro. In dieci canzoni, cantate d'un fiato come allegre ballate, troviamo tutto questo: storie di vita, di fatiche, di guerre, di scongiuri, di amori. Ci addentriamo festosamente nel passato dei nostri ‘'vecchi'', scoviamo consuetudini abbandonate dal mondo del Duemila ma nello stesso momento ci accorgiamo di quanto queste ci rappresentino. Siamo figli dei nostri padri, non nuoce dare ascolto alla saggezza che, anche al giorno d'oggi, può dire ancora molto. Da quest'idea nasce il titolo stesso dell'album: il pane vecchio di un giorno si può conservare, monito per la nostra società, iperconsumista anche nei valori. E così le canzoni: Andè ‘n po ù a ènt ricorda di non godere mai della propria ricchezza quando questa è costruita sulla povertà degli altri ( ‘'se non hai niente tu, non ho niente io''), mentre Buona sorte invita a difendere la propria cultura ‘'con la spada sguainata e lo scudo di un re'' ma arricchirla tramite la tolleranza e l'apertura mentale. E ancora, in Viaggio per viaggio la musica trasmette l'angoscia per una società che gira troppo velocemente alla ricerca di un senso che spesso non trova e, su questa linea si snoda anche la bella tra il bene e il male, che parla del timore di condividere i propri beni accumulati con gran sacrifici. A munt, invece, attualizza la Prima Guerra mondiale, facendoci capire che, purtroppo, ancora oggi nel mondo ci sono bambini che esorcizzano questo spettro terribile (A munt è un'espressione usata nel gioco delle carte quando si manda a monte una partita). Bressanelli, con una finezza ed un realismo che ricordano molto De Andrè, suo modello indiscusso, dà vita alle avventure dei nostri nonni. Ad esempio, ne La dote di Elsa, esamina, attraverso gli occhi di una fanciulla, la Seconda Guerra, che per lei si configura come un ostacolo forzato al matrimonio, oppure, in Mano bianca mano nera, colora di epico i giochi, le attese e le bravate dei bambini in colonia a Finalpia. Ma il senso di questo grande lavoro è concentrato in Millestorie: qualunque sia la vita che ci tocca, non bisogna mai lasciarsi scivolare addosso gli avvenimenti, perché il tempo perduto nei rimpianti non torna mai più. Infatti, se la sfida più intrigante dell'uomo è imparare a vivere pienamente, solo scegliendo di camminare, capire e conoscere possiamo calcolare il tempo realmente goduto (Santiago).

Matilde De Poli per GIST gruppo italiano stampa turistica

nella foto un momento del concerto di Soncino del 14.03.2010

15 marzo 2010

Sabato 13.03 a Soncino domenica 14.04 a Crema


... tra sabato e domenica prima a Soncino poi al mercato di Crema, ho avuto la fortuna di poter mettere in gioco le mie canzoni ha sostegno di chi crede che anche ( e soprattutto) attraverso la politica si possa avere cura del bene comune. In bocca al lupo ad Agostino Alloni e a Riccardo Ulivi. Rispettivamente in corsa... per un posto nel consiglio regionale il primo e come sindaco di Soncino il secondo.

Nella foto di Angelo Peja
gio e matteo

08 marzo 2010

Sabato 13 marzo live @ Soncino Cr


Il pane del giorno prima live @ Soncino ore 21.00
Sala delle conferenze della FILANDA.
Ancora una preziosa occasione per presentare il cd ILPANE DEL GIORNO PRIMA.
Nella splendida cornice degli spazi ristruttutati dell'antica FILANDA
a sostegno della lista civica ApertaMente, avrò la possibilità di presentare dal vivo le dieci canzoni che compongono il mio nuovo album.
Con me sul palco Paolo Simonetti alla batteria, Edo Stabilini chitarra e Michele Misha Bianchessi al contrabbasso.

05 marzo 2010

Sabato 6 marzo a S.Maria di Crema per SALOTTO MUSICA


Sabato 6 marzo ore 21.00 presso il teatro di S.Maria di Crema ( accanto alla basilica )sarò ospite della serata con Denis Guerini al concerto d'esordio dei 3AQ,grande band cremasca nella quale milita Paolo Simonetti da anni al mio fianco.
Per l' occasione sarò accompagnato da : Edo, Teo, Irene,Simone,Valerio e appunto Paolo.

04 marzo 2010

I primi passi del CD



Per IL NUOVO TORRAZZO Mara Zanotti
Su iniziativa del gruppo di minoranza consiliare Progetto Offanengo, giovedì 26 febbraio alle ore 21 Giò Bressanelli in compagnia di Paolo Simonetti alle percussioni,Edo Stabilini chitarra,Matteo Livraga violino e Irene Bressanelli sax, appunto a Offanengo, il CD dal titolo Il pane del giorno prima. Una serata “acustica” che ha segnato l’inizio del tour nel territorio che Bressanelli compirà per far conoscere la sua ultima produzione.
Poche parole prima di iniziare a suonare per chiarire le intenzioni del CD dalle forti connotazioni sociali, a partire dal titolo stesso, Il pane del giorno prima, perché non è giusto sprecare nulla, nemmeno il pane raffermo.
E ancora: “Per me è importante un vecchio detto che recita: ‘se non avete niente voi, allora anche io non ho niente’; ossia: non è giusta una ricchezza costruita sulla povertà degli altri”.
Giò Bressanelli conferma con questo suo lavoro una sensibilità che da sempre lo contraddistingue, che lo ha fatto avvicinare al mondo poetico e musicale di un grande come Fabrizio De Andrè, il cui stile rieccheggia a più riprese anche nelle canzoni e nell’interpretazione di Bressanelli sebbene filtrate da un un’impronta indubbiamente personale. Il cantautore cremasco ha anche spiegato perché alcune delle canzoni proposte sono state scritte in dialetto: “Non per una questione di moda, ma perché il dialetto è la mia lingua, che conosco e parlo. Solo il dialetto può raccontare circostanze e situazioni ‘tipiche’, come ad esempio, nella canzone A munt (davvero fra le più belle con la sua splendida melodia, quasi ipnotica, ndr) il cui titolo si richiama al noto gioco di carte”.
Dopo l’introduzione, l’esecuzione dei brani in un contesto singolare: la Sala Moro, che solitamente accoglie i consigli comunali. Viaggio per viaggio, Amunt, La dote di Elsa, Un’altra storia, Andé ’n po ù a ént, Buona sorte, Mano bianca mano nera, Santiago, Tra il bene e il male, Millestorie, sono state accolte calorosamente dal pubblico, presente in discreto numero nonostante la pioggia. Forse l’acustica della sala, evidentemente destinata ad altro, ha un po’ penalizzato la musica, ma non ha certo scalfito l’incisività e la poeticità dei testi, che parlano di amore, di saggezza, di guerra…


Nella foto un momento della serata