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08 dicembre 2009

Vita, futuro, musica.


E' ancora difficile mettere completamente a fuoco quello che abbiamo combinato sabato 5 dicembre con gli amici del canto del cucù.
Abbbiamo probabilmente chiuso l'ombrello e ci siamo lasciati investire dal temporale scatenato dalle canzoni di Fabrizio.
Alessandro Santoro prete delle Piagge e la sua storia piena di coinvolgimento con la polvere della vita.
Il suo desiderio di vedere una chiesa che si fa prossima uscendo dalle mura dorate in cui si è rintanata, è stato per molti un motivo di riflessione profonda , assieme ad Emanuele Mandelli, Tiziano Guerini, Giorgio Cordini si è riflettuto sul profondo senso di spiritualità umana che esce dal " vangelo secondo De Andrè".
Tanti i giovani presenti in mattinata e ancora di più nel momento del concorso pomeridiano.
Per più di un mese si sono preparati, hanno provato, hanno studiato la musica di Fabrizio, regalando poi ai presenti 15 intense interpretazioni di 15 canzoni del Faber.
Hanno vinto in due, ma il momento in cui tutti sono saliti poi in serata sul palco del teatro assieme a me alla band al coro Pregarcantado a Giorgio Cordini a Mario Piacentini vale più di ogni premio.
Il concerto è stato un immenso regalo che mi ha fatto chi da tempo condivide con mè sul palco questa idea/restituzione in musica e parole.
In più il talento di due grandi della musica a disposizione delle vibrazioni musicali che con la band abbiamo cercato di scambiare con il pubblico.
Sidun con il bouzouki di Giorgio Cordini e La canzone di Marinella con il piano di Mario Piacentini, rimarranno indelebili nella mia memoria.
Grazie a Paolo, Renzo, Edo, Ele, Luca, Matteo e Cecilia.

Nella foto di Cecilia Bressanelli :
Emanuele Mandelli, Tiziano Guerini, Don Alessandro Santoro, Giorgio Cordini e me durante il convegno

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