
Un paio di anni fa, la prima sera del viaggio lungo il "Cammino di Santiago" mi attardai nel saloncino molto spartano dell'altrettanto spartano "Albergue de peregrino" di Jaca ( nei Pirenei).
Il mio ritardo era semplicemente dovuto al fatto che sfogliando un libro mi era capitata sotto gli occhi la frase che allora mi trascrissi ( sopprimendo l'impulso di strappare la pagina) ... Mi piace oggi alla vigilia del mio prossimo viaggio con Miriam, proporla a chi ha voglia di leggerla.
"Il credente non e' che un povero ateo che ogni giorno si sforza di cominciare a credere. ...Se una differenza e' da marcare, allora, non sarà innanzi tutto quella tra credenti e non credenti, bensì tra uomini e donne che hanno il coraggio di vivere la sofferenza di continuare a cercare per credere, sperare ed amare.... e uomini e donne che hanno rinunciato alla lotta e sembrano essersi accontentati dell'orizzonte penultimo e non sanno piu' accendersi di desiderio e di nostalgia al pensiero dell'ultimo orizzonte e dell'ultima patria".
Non sò sinceramente di chi sia ma è per mè una specie di faro in mezzo al mare.
A proposito ce ne andiamo zaino in spalla sui sentieri di S. Francesco tra La Verna e Assisi.
1 commento:
Buon viaggio a voi, e piano con le vesciche ^_^
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