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28 luglio 2009

Il credente non e' che un povero ateo ...


Un paio di anni fa, la prima sera del viaggio lungo il "Cammino di Santiago" mi attardai nel saloncino molto spartano dell'altrettanto spartano "Albergue de peregrino" di Jaca ( nei Pirenei).
Il mio ritardo era semplicemente dovuto al fatto che sfogliando un libro mi era capitata sotto gli occhi la frase che allora mi trascrissi ( sopprimendo l'impulso di strappare la pagina) ... Mi piace oggi alla vigilia del mio prossimo viaggio con Miriam, proporla a chi ha voglia di leggerla.

"Il credente non e' che un povero ateo che ogni giorno si sforza di cominciare a credere. ...Se una differenza e' da marcare, allora, non sarà innanzi tutto quella tra credenti e non credenti, bensì tra uomini e donne che hanno il coraggio di vivere la sofferenza di continuare a cercare per credere, sperare ed amare.... e uomini e donne che hanno rinunciato alla lotta e sembrano essersi accontentati dell'orizzonte penultimo e non sanno piu' accendersi di desiderio e di nostalgia al pensiero dell'ultimo orizzonte e dell'ultima patria".
Non sò sinceramente di chi sia ma è per mè una specie di faro in mezzo al mare.

A proposito ce ne andiamo zaino in spalla sui sentieri di S. Francesco tra La Verna e Assisi.

1 commento:

neurino ha detto...

Buon viaggio a voi, e piano con le vesciche ^_^