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30 settembre 2010

Don Andrea Gallo con gli ultimi senza se e senza ma.


Ieri sera a Cremona presso laa sala congressi della camera del lavoro di Cremona si è tenuto un vibrante incontro con Don Andrea Gallo, prete dicono un poco irregolare.
Ho avuto l'onore di fare da apertura e chiusura musicale interpretando alcuni brani di Faber.
Nel video non mi si vede, ma spero che giunga tutta la passione che ho messo nel accompagnare il Gallo nella sua preghiera dedicata a Fabrizio De Andrè.
Il vangelo come forza di straripante rivoluzione, dalla parte degli ultimi senza se e senza ma.
http://videos.apnicommunity.com/Video,Item,3779078798.html

25 settembre 2010

Incontro con Don Andrea Gallo a Cremona. Canto per chi viaggia in direzione ostinata e contraria.


La FLC CGIL di Cremona insieme alla CGIL Cremona e alll'Università Popolare Scuola di Pace propongono
INCONTRO CON DON ANDREA GALLO
e PRESENTAZIONE DEL LIBRO “COSI’ IN TERRA, COME IN CIELO”
Sarà presente ed interpreterà alcun brani di Fabrizio De Andrè, il cantautore Gio Bressanelli.

......La sua cattedrale è la strada, i suoi insegnanti prostitute, barboni, tossici, tutte quelle vite perdute che sono anime salve. Don Andrea Gallo è da cinquant'anni un prete da marciapiede, da trentanove il fondatore della "Comunità di San Benedetto al Porto di Genova", che accoglie chi ha bisogno e chi vuole trovare un punto da cui ripartire a nuova vita.
Con "Cosi in terra, come in cielo" don Gallo racconta la sua personale saga accanto agli ultimi, i suoi dissensi da una Chiesa che pure ama e a cui sente di appartenere, sviscera con ironia e preparazione le sue posizioni ribelli su temi quali il testamento biologico, l'immigrazione, la liberalizzazione delle droghe, l'aborto.
Lui, ottantaduenne che viaggia in direzione ostinata e contraria e che
nonostante i molti meriti resta orgogliosamente un prete semplice, sgrana il rosario laico di Fabrizio De André, raccoglie le storie di bassifondi e vicoli che tanto somigliano a quelle delle Scritture.
Un prete "prete", anarchico, discusso, amatissimo.

Ci aiuterà nell’intervista Alex Corlazzoli il quale, tra le sue tante e varie attività di volontariato, svolge anche quella di docente PRECARIO nella scuola primaria.

21 settembre 2010

Dal 1 al 3 ottobre 2010 POLENTANFFAS a Crema



Nelle serate di venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 di Ottobre presso il PALATENDA allestito nel cortile della sede Anffas di via Gorizia a Crema ( ingresso via Mulini ) si svolgerà la prima edizione di POLENTANFFAS ( festival della polenta annaffiato da buon vino rosso e da una fetta di Bertolina ).
La programmazione degli eventi musicali ( a partire dalle ore 21.00 )della festa è stata curata da IL CANTO DEL CUCU' ( associazione culturale e musicale )
Venerdì 1 ottobre sul palco 3AQ con ospite Benedetto Alchieri
Sabato 2 ottobre UNPLUGGED TRIO e CIAPA LA CIOCA
Domenica 3 ottobre da SALOTTO CANTAUTORI* si esibiranno
DENIS GUERINI, MATTEO GUBELLINI e GIO BRESSANELLI.

* salotto cantautori vivrà fin dal mattino con un convegno sulla musica cremasca che si terra presso l'oratorio del Duomo in via Forte a partire dalle ore 10.00.
Il momento clou sarà alle ore 16.00 presso la sala Carlo Rivolta della biblioteca comunale di Crema in via Civerchi, con la partecipazione del cantautore GIANMARIA TESTA.
tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

12 settembre 2010

Sabato 18 sett. ad Agnadello con La Buona Novella


La Buona Novella di F. De Andrè interpretata da Gio Bressanelli & Band.
Sabato 18 settembre 2010 ore 21.00
Teatro S. Giovanni Bosco Agnadello CR

Dopo il successo ottenuto nella rassegna musicale di luglio, in cui il cantautore cremasco ha presentato il suo ultimo cd “ Il pane del giorno prima” edito da IL CANTO DEL CUCU’, torna ad Agnadello, Gio Bressanelli con la sua Band.
...Il concerto, nel quale sarà riproposta per intero La Buona Novella di F. De Andrè, è organizzato dalla pro loco, in collaborazione con l’oratoro S.Giovanni Bosco si terrà sabato 18 settembre presso il Teatro dell’oratorio S.Giovanni Bosco in via Gemona ad Agnadello (CR) alle ore 21.00, con ingresso libero.
“L’ho battezzato lo spettacolo della “RESTITUZIONE”.
Si è abituati a prendere, a ricevere, a rubare, a farsi proprie le cose degli altri …
Restituire quanto riceviamo è sempre impresa un po’ difficile.
E’ bello, è speciale, è importante restituire i sentimenti, le emozioni, il senso di giustizia, la libertà, l’amore, la fantasia, l’interesse per gli altri, il gusto di “farsi carico” che è dentro la musica di Fabrizio De Andrè … “( da www.giobressanelli.it)

Sul palco ad accompagnare Gio ci saranno : Paolo Simonetti-batteria, Edo Stabilini- chitarra, Ceci Bressanelli-cori e testi, Michele Bianchessi-contrabbasso, Matteo Livraga-violino e Irene Bressanelli-cori sax e flauto.

La buona novella è un album eccezionale, uno dei maggiori esempi di sodalizio tra musica e parola della produzione di Fabrizio De Andrè.
E’ un’opera colta, ricercata in ogni suo aspetto, in cui l’autore canta e recita facendo in modo che ogni suo fonema suoni nel modo più adatto: affinché la parola diventi seducente nel registro poetico e cruda, tagliente, nelle descrizione di un’umanità decadente e crudele.
Dal punto di vista musicale è indubbia la qualità delle atmosfere e dei temi, si tratta di un corpo duttile e funzionale, di una musica protagonista quando è necessario e di un lussuoso decoro quando è maggiormente importante il canto.
La buona novella fu pubblicata nel 1970 e De Andrè avvalse del contributo di Gian Piero Riverberi per la direzione d’orchestra e del gruppo dei Quelli, futura Premiata Forneria Marconi, per il corpo musicale.
Si tratta di un album “concettuale,il secondo dopo Tutti morimmo a stento,in cui i brani ruotano intorno ad un unico tema: chiunque possiede il disco è avvertito dalle note di copertina che l’autore attinge il soggetto dai vangeli apocrifi, cioè da quegli scritti evangelici non ritenuti veritieri dalla chiesa cattolica e dunque mai ufficializzati dal Vaticano: La buona novella diventa perciò una sorta di “vangelo secondo De Andrè.
E’ così che la narrazione si avvale di episodi e di personaggi talvolta sconosciuti – come per esempio Tito e Dimaco, i due ladroni che muoiono in croce con Gesù – ma che ritagliano situazioni più umane che religiose, più fantastiche che realiste.
Alla luce delle diverse recensioni il valore maggiore de La buona novella sembra risiedere nella figura di un Cristo estremamente umano, fuori luogo nel ruolo di Dio , un personaggio rivoluzionario come nessuno prima e dopo di lui: un ribelle che scosse uno status quo millenario, imprimendo negli animi delle genti il germe di un rinnovamento culturale che ancora oggi avvertiamo fremere.
Tratto da Laudate Hominem di Riccardo Succi